Cosa viene o non viene considerato plagio? A volte è difficile stabilire se qualcosa può essere considerato plagio. Tuttavia, questo non cambia il fatto che commettere plagio è una forma di reato e, pertanto, punibile legalmente.

Quando la tua università scopre che hai plagiato dei contenuti, c’è il rischio che il tuo elaborato venga annullato e che tu venga espulso dal corso di studi.

Definizione di plagio

Il plagio si verifica quando l’autore, intenzionalmente o non intenzionalmente, presenta un lavoro come proprio quando, in realtà, all’origine, non lo è. Il plagio è la violazione della proprietà intellettuale di un’altra persona. Molte università hanno la loro definizione di plagio. Di seguito troverai diversi esempi.

Università Cattolica del Sacro Cuore

“Il plagio è definito come l’intenzionale attribuzione di termini, espressioni, idee, ricerche o scoperte altrui a sé stessi o a un altro autore, a prescindere dalla lingua in cui queste sono ufficialmente presentate o divulgate.”
Fonte: Università Cattolica del Sacro Cuore.

Università di Pisa

“Il plagio è definito come la parziale o totale attribuzione di parole, idee, ricerche o scoperte altrui a se stessi o ad un altro autore, a prescindere dalla lingua in cui queste sono ufficialmente presentate o divulgate, o nell’omissione della citazione delle fonti.”
Fonte: Università di Pisa.

Università di Padova

“Si usa il termine plagio per designare l’appropriazione, totale o parziale, di un’opera dell’ingegno altrui nel campo della letteratura, dell’arte, della scienza, o comunque coperta dal diritto d’autore.”
Fonte: Università di Padova.

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Quali attività possono essere definite plagio?

Per plagio non si intende soltanto il copia e incolla del lavoro di un’altra persona. Anche la traduzione o la parafrasi di un testo usando sinonimi è considerato plagio, così come scrivere riguardo una teoria esistente senza citare la fonte.

In parole semplici, usare l’idea di un’altra persona senza un dovuto riconoscimento e riferimento bibliografico dell’appartenenza dell’idea a tale persona è da considerarsi plagio.

Prevenire il plagio (non intenzionale)

È importante organizzare il proprio lavoro in maniera strutturata. Bisogna assicurarsi di salvare e annotarsi sempre, fin dall’inizio, le fonti che si andranno a utilizzare per la stesura del proprio elaborato.

Inoltre, bisogna citare e parafrasare nella maniera corretta e usare sempre il corretto stile per i riferimenti alle citazioni quando si cita il lavoro di qualcun altro. Solo in questo modo potrai facilmente e correttamente prevenire ogni forma di plagio.

Controllo antiplagio

Sempre più spesso le università si avvalgono di controlli antiplagio per individuare ogni possibile forma di plagio. Non appena consegnerai un saggio o la tesi, il tuo elaborato verrà scansionato alla ricerca di plagi con un apposito software.

Uno dei più famosi software per il controllo antiplagio, di cui fa parte Ephorus. Ephorus scansiona la tua tesi alla ricerca di plagi confrontandone il contenuto con quello di altre tesi, testi accademici o altri testi presenti su Internet.

Naturalmente, scoprire solo dopo aver consegnato l’elaborato di aver commesso plagi non intenzionali e doverne subire le conseguenze potrebbe rivelarsi a dir poco spiacevole. Ma basta poco per prevenire situazioni di questo genere.

Puoi caricare il tuo document per controllarne l’originalità usando il nostro controllo antiplagio. Sfruttando l’immenso database Ephorus, potrai facilmente stabilire se hai commesso o meno qualche forma di plagio.

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