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1.1 ANALYSE LOGIQUE – ANALISI LOGICA
Nel testo Analyse logique, Queneau sintetizzariduce all’osso i termini del racconto, eliminando ogni possibile informazione aggiuntiva. Ad alcune delle parole utilizzate, poi, affianca un’informazione. Informa il lettore che il “luogo” dell’azione è la piattaforma dell’autobus, del quale non ci viene più indicata la o che si tratta di un autobus della linea S, il “tempo” dell’azione è verso mezzogiorno, l’“azione” è un litigio tra passeggeri e, il “soggetto” è un ragazzo con un cappello. ; cCi dice anchepoi che vi sono degli “antagonisti”, e che lui, Queneau, svolge il ruolo del “narratore”, per poi concludere con l’“argomento”, il “risultato”, e infine la “conclusione logica”. Nella sua traduzione, Eco ha cercato di mantenere il più possibile la corrispondenza con il testo originale, operando solo raramente delle variazzionivariazioni.
In primo luogo, va notato, che, mentre nel testo di Queneau le informazioni “logiche” sono introdotte da “C’est”, Eco risulta essere ancora più sintetico, in quanto elimina il corrispondenteeliminando il verbo essere, e presentando direttamente l’informazione, dando al testo quasi l’aspetto di un telegramma. Il verbo essere è presente solo alla fine, in “ È la conclusione”.
In secondo luogo, mentre nel riferirsi al personaggio secondario e al narratore, Queneau realizza più frasi più articolate (in particolare, rispetto al narratore, prima di specificarne la funzione logica, informa il lettore che trattasi si tratta anche del terzo personaggio), nella versione di Eco tutto questo manca. ; iInoltre, la doveladdove Queneau parla di “personnage second”, che in italiano dovrebbe essere reso, nell’ottica di una traduzione letterale, come “personaggio secondario”, Eco decide di tradurlore con il termine “antagonista”.; iIn italiano, infatti, nella struttura tipica dei racconti sistema dei personaggi di un racconto, i personagipersonaggi secondari possono essere di tre tipi:, ossia quelli che partecipano all’evento e che, con le loro azioni, incidono sulla vicendasituazione o sul comportamento del protagonista;, quelli che non partecipano agli eventi narrati, e quelli che sono semplici comparse, la cui e la loro presenza è uno strumento in più di cui lo scrittore si avvale per caratterizzare l’ambiente o la situazioneil contesto;. lLa categoria dell’“antagonista” rientra, invece, tra i personaggi principali, e il suo ruolo è quello di contrastare l’azione del protagonista (Propp, 1970).
Il significato di questa frase è poco chiaro, soprattutto l’uso della parola “informazione”. Forse intendevi “specificazione” oppure “precisazione”?
In un testo accademico, è meglio usare il gerundio: si migliora la fluidità del testo, e lo rende più scorrevole.
Struttura: un periodo di sei righe è troppo lungo. Utilizza la punteggiatura per dare respito al lettore.
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Ciao Francesca,
è stato un piacere correggere la tua tesi, ho trovato l’argomento molto interessante.
Nonostante l’apprezzabile struttura di fondo del testo, ho evidenziato e apportato alcune modifiche su diversi passaggi che ho reputato meritevoli di revisione e correzione. Di seguito troverai gli errori più frequenti e alcuni suggerimenti che spero possano esserti utili per migliorare il tuo stile di scrittura.
Errori ortografici
Nel tuo testo ho notato alcuni errori ortografici tipici (“propia” invece di “propria”, “affianco” anziché “a fianco”), un po’ di confusione con le doppie (specialmente con la lettera z, come in “attenzione” o “variazione”) e con l’uso degli apostrofi e/o degli accenti (“un pò” invece di “un po’”, “tonalita” anziché “tonalità”). Ti consiglio, in caso di incertezza, di utilizzare un dizionario: può aiutarti a controllare come si scrive correttamente una parola.
Scelta delle parole
In alcune parti del testo le parole che hai scelto di utilizzare risultano poco adatte. Ho riscontrato maggiori problemi con i pronomi relativi, le congiunzioni e i connettivi.
Assicurati sempre che l’elemento a cui il pronome si riferisce sia sempre chiaro ed individuabile. In alcune frasi, il significato era difficile da dedurre poiché il pronome risultava scollegato, per cui non era possibile capire cosa intendessi esattamente. In questi casi, ho aggiunto alcuni suggerimenti di frasi al fine di aiutarti a rielaborare meglio il concetto.
Le congiunzioni e i connettivi, soprattutto in un testo accademico, svolgono un ruolo fondamentale, in quanto collegano frasi semplici e complesse.
Di conseguenza, è importante usare questi elementi in modo corretto. Nel testo, troverai diverse segnalazioni al riguardo, ma vorrei soffermarmi sull’uso del termine “appunto”, molto presente nella tua tesi. Ti consiglio di alternarlo con altre congiunzioni equivalenti (i.e., dunque, quindi, infatti).
Concordanza dei verbi
Nel testo, le frasi sono spesso scritte al passato. I tempi da utilizzare, secondo i casi, sono quattro: il passato remoto, l’imperfetto, il trapassato prossimo o il passato prossimo.
Il passato remoto (egli fece) è il tempo verbale che rappresenta al meglio l’azione, quello che si usa per spiegare al lettore ciò che stanno facendo/hanno fatto i personaggi; l’imperfetto (egli facevo) è il tempo ideale per descrivere un ambientazione o uno stato d’animo, quindi per raccontare; il trapassato prossimo (egli aveva fatto) viene usato per indicare un’azione avvenuta nel passato, per descrivere un evento accaduto prima rispetto a quando si parla; il passato prossimo (egli ha fatto), infine, non è il classico tempo verbale usato nella narrazione, ma può essere utilizzato per dare voce a un personaggio, magari quando deve rispondere ad una domanda.
La punteggiatura
Prova ad usare di più le virgole. Ti consiglio di provare a rileggere una frase ad alta voce e prestare attenzione a quando fai delle pause naturali: è proprio lì che va messa la virgola!
Essa è molto importante nella lettura. Lo stesso vale per i punti e virgola o per i due punti: il punto e virgola indica lo stacco intermedio tra due frasi di un periodo, i due punti hanno la funzione di spiegare, chiarire o dimostrare quello che è stato affermato nelle frasi precedenti.
Stile accademico
Lo stile di alcune frasi della tua tesi risulta informale, poco accademico. Ciò è legato soprattutto al tipo di parole che scegli di utilizzare. Molte di esse appartengono al linguaggio colloquiale, ottimo per l’italiano orale, ma non adatto allo stile richiesto da questo tipo di testi. In molti casi ho evidenziato la frase e ti ho suggerito alcune alternative più formali, in modo da migliorare lo stile di scrittura.
Altri errori
Ti consiglio di rivedere alcune strutture utilizzate nel testo (le troverai evidenziate), poiché risultavano poco fluide, incomplete o non abbastanza precise. In alcuni casi, basta specificare il soggetto, collegare bene i pronomi, spiegare meglio l’argomento o il riferimento che scegli di inserire o cambiare l’ordine delle parole all’interno della frase. Ti consiglio infine di scrivere periodi meno lunghi, in modo da non perdere il controllo del pensiero; prediligi quando possibile l’uso dei sinonimi per variare ed evitare le ripetizioni, che potrebbero appesantire il testo. Troverai tutti i miei suggerimenti nei commenti della tesi.
Spero che i miei commenti possano esserti utili per continuare il tuo lavoro.
Tanti auguri per la tesi e per qualsiasi percorso ti aspetti!
Buona fortuna e divertiti ad accettare le varie modifiche!
Saluti,
Alessia
Se scegli l’Analisi Struttura del Testo, il tuo editor completerà una checklist. Inoltre, ti fornirà conisgli sulla struttura tramite commenti nel testo.
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